Ciclo di incontri sulla città e l’abitare (12 marzo – 21 maggio 2022) – V appuntamento
Abitare il Mediterraneo
Intervengono:
Antonella Violano
Patrizia Varone
Bruna Mancini
Rita Felerico – Café Philo – Peripli
AnnaMaria Laville – Semi di Laboratorio
Archivio Riccardo Dalisi
rua Catalana 27
Per partecipare agli eventi è necessario possedere il green pass e prenotarsi all’indirizzo:
ritafelerico2@gmail.com
Link zoom:
https://us02web.zoom.us/j/88693164755?
pwd=F6bpSmql0OgEhNKY6upf453BbJpShb.1
Allo stesso indirizzo è possibile richiedere il link per il collegamento alla piattaforma Zoom per seguire l’evento online.
Ultimo appuntamento del ciclo di incontri sulla città e l’abitare
Nota a cura di Rita Felerico
Tre studiose a chiudere il ciclo di incontri dedicati alla città e al concetto dell’abitare, incontri molto seguiti e apprezzati.
Arricchito da bellissime foto e slide ( che si allegano per un eventuale approfondimento ) l’appuntamento è stato aperto da Patrizia Varone (presidente dell’Associazione Lo Cunto e componente della direzione artistica della rassegna Mediterraneo Fotografia) la quale , parlando della fotografia come linguaggio per raccontare mondi, sensazioni, atmosfere, ci ha introdotto nel ‘clima’ Mediterraneo con le immagini di noti fotografi, immagini che non sono solo descrizione di spazi, ma di mondi antropologici e geografici caratterizzati da un particolare segno, quello mediterraneo.
Bruna Mancini ,docente di Lingua e letteratura inglese presso l’Università di Bari . In modo particolare Bruna si interessa e studia la letteratura della migranza e la dimensione dello spazio – che è anche spazio interiore – nelle opere letterarie. In questo senso il Mediterraneo è multiforme ( pensiamo alla Tempesta di Shakespeare ) e ha proseguito il suo intervento affascinando la platea con la lettura delle ‘mappe’. La mappa è una narrazione ci dice dove ci troviamo e in questo senso ha anche la sua dimensione politica : la mappa è a guardia di poteri, di confini. In realtà, nel globo non c’è nord e sud e il mare stesso è spazio attivo, comunicazione, nuova prospettiva ( basta capovolgere le mappe e osservare i Paesi da altri punti di vista ).
Antonella Violano, docente di Tecnologia presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università ‘ Luigi Vanvitelli ‘, attraverso bellissime immagini è partita dalla relazione che esiste fra costruito e paesaggio, che comprende anche una sua dimensione bio-culturale, e ha elencato una serie di caratteristiche della mediterraneità che determinano l’abitare. A) le condizioni climatiche; B) i caratteri tecnico – costruttivi; C) gli archetipi, anche religiosi che incidono sugli obiettivi di fruizione e sulle linee costruttive e progettuali; D) di fattori determinanti come il vento e il calore, flussi di energia che interagiscono nel rapporto esterno/interno fra materia/materiali. Gli architetti moderni guardano ai criteri della mediterraneità, considerando l’architettura non solo un insieme di tecniche e di tecniche.
ndr : si consiglia di visionare il video delle slide.
Abbiamo aperto con una riflessione di Ludovico Quaroni, desideriamo chiudere con una sua riflessione, tratta sempre da I volti della città.
“ …mentre l’evoluzione sociale tende a distruggere i privilegi di casta , l’ambiente della famiglia patriarcale, i circoli e i salotti, le tradizioni popolari che determinavano, sempre secondo i riti, i contatti fra le persone, più imperiosa che mai diventa l’esigenza di un rapporto umano, di un calore umano, nel bisogno della nostra coscienza critica di rivedere ogni giorno le nostre idee, confrontarle, saggiarle con gli altri, nello spirito nuovo di una umanità tutta uguale di fronte a se stessa. Bisogno di comunicazione dunque; e la città, la grande città moderna significa appunto comunicazione. Comunicazione fra gli uomini, fra le idee, le classi, i paesi, i costumi, tutto; la città moderna è stata resa possibile dai mezzi moderni di comunicazione e ha il compito di rendere possibile quella comunicazione che a lei si richiede e che lei sola può fornire”.