Nell’ambito delle attività di formazione proposte da Peripli, prosegue il corso integrativo presso il liceo Giovanni da Procida di Salerno sul tema Il Mediterraneo delle donne: le storie e la storia di un mare.
Martedì 12 aprile, alle ore 15, su piattaforma zoom, incontreremo Dalila Hiaoui ( Marrakech-Napoli), che ci intratterrà sul tema La carovana della poesia, mentre Suzana Glavas (Zagabria-Napoli) ci parlerà di Poesie migranti con stormi.
L’incontro sarà coordinato dalla prof. Beatrice Sica e dalla dr.ssa Rita Felerico.
Nota a cura di Rita Felerico
il Mediterraneo delle donne – le storie e la storia di un mare: gli incontri di Peripli– Culture e Società Euromediterranee presso il Liceo Scientifico “Giovanni da Procida” di Salerno, continuano con successo. martedì 12 aprile 2022, Dalila Hiaoui e Suzana Glavaš hanno incontrato gli studenti discutendo di poesia, la così detta ancella povera della cultura, o perlomeno della cultura occidentale. Poco letta e amata infatti -se non per quello che le lezioni scolastiche possono offrire- la poesia si rivela attraverso le parole di Dalila e Suzana una vera ‘arma rivoluzionaria’. Le loro ultime pubblicazioni……………….. sono il segno più evidente di quanto la poesia possa essere la più vera e straziante testimonianza dell’esistenza, di quanto l’umanità sia difficile da ascoltare, comprendere per la sua insita contraddittorietà, ma anche di quanta ricchezza nonché possibilità di espandersi possediamo.
Di questo le nostre poete testimoniano, raccontando della loro vita, delle loro esperienze. Dalila di come con altre donne e poete sia arrivata con la carovana da loro organizzata fin nei più sperduti paesi, in fondo al deserto, lì dove non esistono scuole, lavoro. La poesia – canto di tradizioni e storia tramandati di bocca i bocca soprattutto nella cultura orientale– custodisce e rende viva l’identità del popolo, la sua forza di azione, il suo desiderio di condivisione e benessere, i suoi costumi, E’ la donna, alla quale è affidato questo compito, che ancora una volta si prodiga e agisce coraggiosamente sfidando le avversità, i pregiudizi e le ingiurie.
E ancora una volta sono le donne che nel racconto della saga familiare di Suzana legano il tempo dei padri, delle madri, dei figli, di una Storia che voleva cancellare le tracce di ogni vita. Le guerre, le persecuzioni che restano negli occhi e sul corpo anche di chi la guerra non l’ha vissuta in prima persona.
E il Mediterraneo non resta a guardare; i versi di Dalila e Suzana si ribaltano nell’oggi come a volerci spronare. C’è tutto nelle loro parole: violenze, dolore, sentimento di rivincita, voglia di amare, gioie inattese. Questo il messaggio :ascoltare, leggere poesia, possibilmente scrivere la propria, scoprirla, non per divenire necessariamente scrittori di versi, ma piuttosto per incarnarla, renderla corpo vero di pace e condivisione.