Napoli adagio. Alla scoperta della città dei contrasti – Café Philo di Napoli
Incontro con l’autrice Francesca Amirante
Intervengono con l’autore
AnnaMaria Laville – Semi di Laboratorio – Archivio Dalisi
Rita Felerico – Café Philo – Peripli
Sabato 12 marzo 2022 – ore 10:30
Link: https://us02web.zoom.us/j/84502045238?pwd=OEhoTEFwTWc4cm1Yb0hqdEFHWVJiQT09
Nota a cura di Rita Felerico
Archivio Dalisi – rua Catalana 27
L’incontro di sabato 12 marzo si è svolto nella splendida cornice dell’Archivio Dalisi, in rua Catalana, nel cuore di un quartiere che proprio l’arch. Riccardo Dalisi, designer, poeta, educatore, scelse per dare vita a quelle botteghe/artigiane dedite alla lavorazione del ‘materiale povero’ che è lo strumento e la cifra che contraddistingue la genialità di Riccardo, conosciuto in tutto il mondo e sapiente conoscitore appassionato della storia della città, a cui ha dato tanto. Sono e sono state botteghe/laboratori di formazione e creatività per tanti ragazzi, punto di riferimento per una crescita personale e di cittadinanza per studenti, artisti, sensibili didatti, un obiettivo che Annamaria Laville con la sua Associazione Semi di Laboratorio e l’Archivio porta avanti. Di questo e di Riccardo ne parleremo più approfonditamente nel secondo incontro – previsto per il 2 aprile – del ciclo Le città dell’anima, le periferie della mente, una tematica che il Cafè Philo Napoli e l’Associazione Peripli hanno voluto approfondire in quest’ anno.
Dopo la pandemia, ed ora purtroppo con la guerra, il nostro rapporto con lo spazio, con l’abitare è mutato; le case si sono scoperte con sguardi a volte anche in contrasto: luoghi sconosciuti, spazi creativi, utero immaginifico, pareti da scavalcare per superare i limiti, custodi di memorie e purtroppo anche di violenza. E la città è apparsa con una luce diversa.
Il rapporto fra città e città è mutato e fra città e periferie ha cambiato segno; in passato già si era affrontata questa tematica, ma oggi ritorna con nuove prospettive di ricerca e di sviluppi e si ritorna a ripensare alla città e ai suoi abitanti, cercare di darle un segno più forte.
Per questo ad introdurre il ciclo si è scelta come ospite Francesca Amirante e il suo nuovo libro, Napoli Adagio, e le parole di un famoso grande architetto e urbanista, Ludovico Quaroni. Fra i suoi tanti progetti si vuole ricordare qui la realizzazione, su incarico di Adriano Olivetti, del villaggio contadino La Martella, a Matera e la vena critica spesso manifestata in lezioni e convegni, ma qui ricordate con poche frasi tratte da due articoli apparsi nel 1954, all’ interno della rivista Comunità, dedicati appunto al concetto di città. Scrive : “ Sappiamo tutti, oggi, o diciamo di sapere, che le città sono i suoi abitanti, e non – come gli architetti pensavano, o speravano che fosse fino a qualche tempo fa – un tessuto di case e strade. Ma qual è il valore che essa ha per noi? Cos’è che rappresenta nella nostra vita?…… C’è, nello spazio, un sentimento che ci avvolge insieme all’anima degli uomini e delle cose…….Tutto serve, tutto crea la città, anche le cose più umili : la luce dei lampioni, l’ uniforme dei vigili, forse il modo con cui è buttata per terra una buccia d’arancia. La città è un’architettura continua e totale che non è solo quella delle chiese e dei palazzi”.
Francesca Amirante, storica dell’arte, educatrice, insegnante, operatrice culturale, da sempre si dedica alla valorizzazione della città e del suo patrimonio culturale, attraversandola e guidandoci ad attraversarla con percorsi di conoscenza inusuali, che si insinuano nelle pieghe della sua storia e del suo immaginario. Presidente dell’Associazione Progetto Museo, direttrice del Complesso Museale di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco – centro aggregatore di progetti condivisi ( interessante è quello ora in atto con il Conservatorio su Pasolini e le donne ) – è ideatrice del progetto “Accogliere ad arte” ,diffuso anche in altre città , che coinvolge nella conoscenza della città alcune categorie professionali e sociali di primo impatto ( tassisti, segretari d’albergo, portieri di notte, commercianti ).
Il suo libro Napoli Adagio è parte di una collana pubblicata da Damiani editore, pensata per leggere e riscoprire le città sui canoni – come diceva Quaroni – dell’abitare. Ecco allora le bellissime tavole proiettate da Francesca della sua visione di Napoli mostrate a commentare le forme circolari, le forme chiuse, le forme dritte, forme a zig e zag, forme rettangolari, un fuori e un dentro tutte scoperte dell’appassionata napoletana Francesca.
Un primo incontro di questo percorso che toccherà sicuramente le nostre anime e la nostra mente.