Responsabilità ai tempi del Coronavirus
Incontri seminario del Liceo Scientifico “Giovanni da Procida” Salerno, a cura dell’Associazione Peripli – Culture e Società Euromediterranee
Maria Donzelli – presidente Associazione Peripli – “Responsabilità e irresponsabilità individuali”
Coordinano: Rita Felerico e Beatrice Sica
L’evento si terrà sulla piattaforma Zoom venerdì 15 gennaio 2020.
Nota a cura di Rita Felerico
Ben 70 studenti hanno seguito con partecipazione l’incontro tenuto dalla prof.ssa Maria Donzelli, Presidente dell’Associazione Peripli. Culture e Società Euromediterranee. Il tema, che gli stessi ragazzi hanno sollecitato, è complesso, ma la chiarezza dell’esposizione e gli stimoli di riflessione lanciati dalla prof.ssa hanno senza dubbio mantenuto alta l’attenzione fino alla fine, quando alcuni ragazzi hanno posto domande di notevole interesse. In queste brevi note, si cercherà di cogliere i nodi essenziali della lezione.
La prof.ssa inizia con il delineare la situazione di pandemia che oggi viviamo; ci ha rimandato termini / concetti quali rispetto, fiducia, solidarietà, civismo, democrazia, autorità, potere, tutti legati al concetto di responsabilità. Il rispetto delle regole, per esempio, ci ha permesso di sperimentare il limite della nostra libertà e quanto “l’autorità” possa imporre comportamenti e scelte personali per il bene di tutti.
Il Dizionario dell’Enciclopedia Treccani definisce il termine responsabilità rimandandolo al latino ‘responsum’ , ovvero rispondere dei propri comportamenti, rendere ragione delle proprie scelte. Oppure responsabilità rimanda al soggetto giuridico, tenuto a rispondere a una norma o legge, e ritenuto “colpevole” quando compie un atto illecito contrario alla legge (amministrativo, civile, penale).
Dopo un exscursus sul significato che il termine ha assunto nella storia del pensiero, rifacendosi ai filosofi contemporanei ( Derrida, Apel, Ricoeur, Levinas, ecc. ) la prof.ssa chiarisce il senso di un’etica delle responsabilità, di una autodeterminazione responsabile attraverso la esplicitazione di concetti come : libertà dell’io e libertà dell’altro che devono convivere in relazione continua e dialettica; la libertà è un esercizio complesso, che ha come unico limite la libertà dell’altro ( si accenna ai totalitarismi, all’insegnamento di Hanna Harendt, ai recenti fatti successi nell’America di Trump, ecc.).
Da qui una serie di domande.
- Che significa assumersi la responsabilità della propria vita? del proprio sé? Delle proprie scelte? Significa innanzitutto conoscersi e compiere delle scelte a seconda dei propri bisogni e potenzialità. Ma significa anche assumerne le conseguenze, persino negli errori. Sbagliare è nell’odine della natura umana e non è sempre negativo; l’importante è riconoscere i propri errori, assumendosene la responsabilità per correggerli e non scaricarli sugli altri.
- Che significa la responsabilità verso l’altro? Significa apertura, solidarietà; significa garanzia della sua libertà, in una reciprocità di relazione che fonda la comunità civile. Porsi dalla parte degli altri significa pensare e mettersi in contatto con la propria coscienza, creare una relazione fra razionalità ed etica e dunque imparare a divenire responsabili.
- Perché agiamo in modo irresponsabile? Un esempio, rispetto alla pandemia ; si parla di un complotto, per far ricadere la colpa sugli altri ; si si incitano gli altri a non rispettare le regole, si esercita la violenza, in famiglia, nelle piazze; si usano i social per esercitare e incitare alla violenza, per diffondere fake news, ecc.
Come possiamo preservare la convivenza pacifica delle nostre comunità, rinforzando la fragilità della democrazia?
L’ultima parte della lectio, è dedicata ad un focus sulla responsabilità individuale nei confronti della natura, con cui abbiamo ormai un rapporto deteriorato, sulle disuguaglianze in atto nella società, sui 380 conflitti che feriscono il mondo, sui 42 milioni di persone ridotte in schiavitù, sui 71milioni di profughi. L’economia oggi pone al centro, in nome e per definire il potere, gli indicatori degli algoritmi. Occorre risvegliare la responsabilità civile attraverso i cittadini; ecco le parole chiave : conoscere, informarsi correttamente, sperimentare, ascoltare gli altri, imparare ad essere responsabili, scegliere responsabilmente, trascendere la dimensione dell’ego.