Testimonianza di Chiara Tenuta, studentessa
Oggi insegnare ai giovani è diventato sempre più difficile: colpa di ragazzi poco coinvolti o di educatori poco appassionati?
Se qualche decennio fa gli studenti nel tempo libero erano soliti riunirsi in assemblee per parlare di politica e attualità, oggi si preferisce, di gran lunga, il caffè al bar o la partita di calcetto. Stiamo infatti vivendo in un periodo di forte disinteresse dei giovani rispetto non solo alla politica, ma anche ai temi economici che interessano il nostro Paese.
Se la politica stabilisce il nostro agire quotidiano, l’economia gestisce il nostro capitale e le tradizioni e le evoluzioni sanciscono la nostra identità, i ragazzi, dunque, sanno davvero chi sono? Molto probabilmente no, ed è proprio per questo che sono confusi e disorientati, non solo sul domani ma specialmente su quello che accade proprio intorno a loro, trovandosi a discuterne più per “sentito dire” che per effettiva consapevolezza.
Tutti cercano un colpevole e molti attribuiscono questa responsabilità alla scuola e ai docenti, troppo impegnati a concludere i programmi piuttosto che a coinvolgere attivamente i ragazzi.
Eppure, non sempre è così. Il liceo scientifico Giovanni Da Procida di Salerno può vantare, ad esempio, ancora di insegnati appassionati che non limitano la loro disponibilità per gli studenti esclusivamente alle ore mattutine. Il progetto “Mediterraneo” ne è la testimonianza lampante. L’iniziativa, avviata all’interno dell’istituto da ormai cinque anni, è stata portata avanti dalla professoressa del liceo Elena Magaldi, la quale, a sua volta, ha colto l’invito dell’Associazione Peripli – Culture e Società Euromediterranee di “portare” all’interno della scuola argomenti e tematiche oggi più che mai fondamentali da comprendere e approfondire: l’immigrazione, il concetto di identità, il diritto nazionale, l’Europa e l’Unione europea, la primavera araba, l’integrazione e ancora tantissimi altri temi.
Quest’anno, in particolare, il percorso fatto ha trattato dell’Europa e di tutte le problematiche ad essa connesse che, grazie all’intervento di numerosi e importantissimi ospiti, sono state affrontate con spirito attento e critico dagli studenti del liceo.
Il progetto, proprio grazie al successo riscontrato nei primi quattro anni, durante i quali ha raggiunto la partecipazione di alunni appartenenti a più di quattordici classi differenti, ha quest’anno deciso di “aprire le porte” anche ai docenti dell’istituto. L’alto numero di ragazzi non deve essere sottovalutato. Parliamo infatti di un progetto comunque impegnativo, sia per gli argomenti, sia per i relatori. Gli esperti che hanno tenuto durante gli anni una lectio sono personalità davvero importanti, come Lucia Goracci, Piervirgilio Dastoli, Luigi Migliorini e Maria Donzelli, e che hanno offerto del tutto gratuitamente questo servizio, “trasportati” dalla passione e dalla voglia di trasmettere ai giovani l’interesse per quello che ci circonda.
Se i ragazzi hanno accolto così bene questo corso, appassionandosi a tematiche oramai finite quasi nel dimenticatoio, è quindi merito di chi, nonostante tutto, ancora crede che con la passione si possa lasciare un segno.