Testo di riflessione: patrimoni mediterranei e cittadinanza

PATRIMONI MEDITERRANEI E CITTADINANZA
Distruzione-ricostruzione, conservazione delle memorie e partecipazione cittadina.
Il 4 e 5 Ottobre 2019 dalle ore 09:00 alle 18:00 presso il Complesso monumentale di San Domenico Maggiore, Sala del Capitolo – Vico San Domenico Maggiore 18, Napoli
Presentazione
L’Associazione Peripli, culture e Società Euromediterranee, in partenariato con la Fondazione dell’Assemblea dei Cittadini e delle Cittadine del Mediterraneo (FACM) organizza a Napoli – il 4 e 5 ottobre 2019, presso il Complesso monumentale di San Domenico Maggiore – due giornate di studio sul tema dei patrimoni, materiali e immateriali, dell’area mediterranea in rapporto alla partecipazione cittadina.
Le situazioni sociali, economiche e politiche attuali, i conflitti, il terrorismo e le calamità naturali determinate in gran parte dai cambiamenti climatici, stanno distruggendo buona parte del patrimonio materiale e immateriale dei Paesi del Mediterraneo. Occorre riflettere sulle conseguenze di tale situazione, sulla necessità della ricostruzione e del ripristino dei patrimoni attraverso la partecipazione dei cittadini, sul concetto di ‘ conservazione’ nei musei, sul ruolo dei musei nella società e in linea generale nelle città e sulla necessità del recupero delle memorie locali e collettive anche contemporanee dell’area mediterranea, per un processo di superamento dei conflitti, in una prospettiva di convivenza pacifica.
OBIETTIVI
Queste giornate saranno l’occasione per valorizzare la presenza degli attori della società civile implicati nei settori patrimoniali, siano essi esperti o semplici amatori e fruitori, provenienti dalle due rive del Mediterraneo. Questi sguardi incrociati tra professionisti (conservatori, ricercatori, mediatori…) e cittadini permetteranno di affrontare in modo diverso questioni quali:
- ridefinizione del valore patrimoniale degli “oggetti” – patrimonio materiale e immateriale – e degli spazi di valorizzazione del patrimonio;
- ridefinizione del ruolo dei musei, delle biblioteche e degli istituti di cultura nel XXI secolo, le differenti modalità della partecipazione cittadina oggi nei vari Paesi e i dispositivi e i progetti volti a questa partecipazione;
- ruolo dei cittadini, delle loro associazioni e aggregazioni spontanee, nel recupero delle memorie locali e collettive dei patrimoni materiali e immateriali.
Si potrà così svolgere una riflessione critica che tracci una prospettiva per disegnare gli orientamenti e i modi della co-costruzione del patrimonio dei diversi demani mediterranei, presupponendo che in una “società di trasmissione dei saperi” le istituzioni tradizionalmente preposte a questa missione (Scuole, Università, Biblioteche, ecc.) non sono più le sole a svolgerla, anzi spesso, per varie ragioni, vengono meno alla loro missione specifica.
Uno degli obiettivi specifici di questa iniziativa è di aprire un ampio dibattito in sede mediterranea, promuovendo un progetto che negli anni a venire preveda incontri territoriali nei vari paesi del Mediterraneo nei quali la tematica dei patrimoni venga affrontata non solo sul piano teorico ma anche mediante azioni rivolte alla cittadinanza e col coinvolgimento dei cittadini.
LE POSTE IN GIOCO
- Democrazia, educazione, coesione sociale: il processo di patrimonializzazione si fonda sulla costruzione di una narrazione storica condivisa e che trovi consenso. Esso si elabora in uno scambio tra esperti e cittadini e si trasmette attraverso la scuola, i centri di formazione a vario titolo e grado, le istituzioni pubbliche e private e gli scambi multicomunicazionali con i giovani e la cittadinanza tutta.
- Fraternità, solidarietà, dialogo interculturale: patrimonio e ricerca dell’identità trovano una causa comune. La comprensione del patrimonio obbliga a interrogarsi sull’Altro (colui che ci ha preceduto nel passato e colui che viene da fuori dei nostri confini nazionali e vive nelle nostre comunità cittadine), la coscienza stessa di sé è una costruzione che avviene comparandosi con l’altro e obbliga ad interessarsi alle relazioni stabilite con i propri vicini topografici e cronologici, riconoscendo l’intreccio delle varie componenti culturali presenti.
- Economia della cultura (patrimonio e creazione), beni comuni, ecc.: le piccole e medie imprese culturali e artigianali per lo sviluppo locale e regionale,il turismo, ecc., ai fini della ricostruzione, della conservazione delle memorie e della partecipazione cittadina: un turn over virtuoso che produce lavoro e reddito.
- Sviluppo sostenibile: dal 1995, in varie sedi internazionali, siamo numerosi a mobilitarci per fare riconoscere la cultura e i suoi beni come il quarto pilastro dello sviluppo sostenibile. Intendiamo ribadirlo con forza in questa iniziativa.
- Salute: Importanza dell’arte, dell’artigianato, della creatività, per il benessere di ciascuno e per la salute del cervello, detentore di un “centro della bellezza”, come sostenuto da recenti studi scientifici, e conseguente importanza dei patrimoni materiali e immateriali per la cura dei bimbi autistici, per gli anziani, per tutti coloro che vivono condizioni di disagio psichico, ecc.
I PRODOTTI
- Pubblicazione degli Atti del Convegno
- Film/documentario
GLI ATTORI
COL PATROCINIO del Comune di Napoli
Assessorato alla Cultura / assessore Nino Daniele
L’iniziativa è promossa dall’ Associazione “Peripli” – Culture e Società Euromediterranee e dalla Fondazione dell’Assembelea dei Cittadini e delle Cittadine del Mediterraneo (FACM) con l’adesione dell’Assemblea Parlamentare Mediterranea (PAM), dell’UNESCO e del Consolato del Portogallo. Si è realizzata con il sostegno della FACM e con la collaborazione di alcuni componenti del suo Consiglio Consultativo nonchè dei seguenti circoli cittadini della FACM: Circolo di Napoli, Circolo di Palestina, Circolo di Algeri (Algeria), Circolo di Rabat (Marocco), Circolo di Valencia (Spagna),Circolo di Marsiglia (Francia),Circolo di Nizza (Francia), Circolo della Tessaglia (Grecia), Circolo della Bosnia Erzegovina. Ha il sostegno del Museo Cappella Sansevero, del Vicario per la Cultura della Diocesi di Napoli, del Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati dell’Università “l’Orientale” (consolato francese a Napoli), dell’Antica Pasticceria Giovanni Scaturchio e del bar Moscati. Inoltre, si avvale della partecipazione delle seguenti istituzioni napoletane: MuseoArcheologico Nazionale (MANN), Biblioteca Nazionale di Napoli,Biblioteca Universitaria di Napoli, Biblioteca dell’Università ‘l’Orientale’, Associazione Italiana Biblioteche, Associazione italiana esperti scientifici beni culturali (AIES),Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Istituto Grenoble, Museo del Tesoro di S. Gennaro, Fondazione “Mondragone” Museo del tessile, Museo del Corallo di Napoli, Museo del Mare, FAI (Fondo Ambientale Italiano) di Napoli, Associazione Enterprising Girls, Associazione Progetto Museo‘Accogliere ad arte’, Associazione ètant donnès con Luigi Filadoro, Associazione Italiana Amici del Presepe (AIAP), Associazione “Lo Cunto”, Associazione MUNI onlus, Osservatorio Regionale per la Dieta Mediterranea e della presenza di studiosi delle Università del Cairo, di Palermo, di Firenze, dell’Ufficio Scolastico dell’Ambasciata d’Italia a Tirana in Albania e della partecipazione dell’Orchestra Multietnica Mediterranea.