Dipinto di Jean Francoise Millet “piantatori di patate”.
Il prossimo incontro del Café Philo – Napoli è per mercoledì 24 febbraio 2021 ore 18:00 su piattaforma zoom è dedicato a Madre Terra. Parola chiave: SEMINARE.
Ne parleremo con: Caterina Pontrandolfo attrice, ricercatrice, interprete delle tradizioni. “La vita in canti“, narrata dalla sua splendida voce.
Alessio Monetti giurista, esperto ambientale. “Siamo ancora in tempo per seminare?”.
Ida Floridia assistente sociale, attivista ambientale. “La natura con gli occhi di Papa Francesco. L’enciclica Laudato sì”.
Vi aspetto, come sempre, numerosi, fra immagini e suoni chi desidera collegarsi con la videochiamata Zoom, che inizierà alle ore 18:00 di mercoledì 24 febbraio 2021.
Info: Rita Felerico tramite telefono/Whatsapp +39 347 2600961 o via mail ritafelerico2@gmail.com
Nota a cura di Rita Felerico
Parola chiave : SEMINARE
Intenso e partecipato, l’incontro si è svolto al ritmo di una perfetta armonia fra parola, canto e immagini; infatti, la splendida voce di Caterina Pontrandolfo ha introdotto e accompagnato gli interventi degli ospiti con appassionata professionalità ed emozionante competenza , insieme alle immagini dell’esperto fotografo Andrea Semplici. Simbolici melograni, mani intrecciate che sembravano appena uscite dal contatto con la terra, teli ruvidi e accoglienti a racchiudere su legni consunti e profumati di resina quel che resta del nostro rapporto con Madre Terra. Caterina con i canti di una ancestrale cultura contadina, lucani, sardi, arbaresh ci ha riportato alle atmosfere della mietitura, del nostro rapporto con un altrove che sembra lontano ma che invece vive accanto al nostro presente o ai riti del matrimonio o a quelli segnati dal tempo delle stagioni. Uno studio approfondito e lungo di anni legato alle ricerche dell’antropologo Ernesto de Martino, a quello sul campo compiuto durante i suoi viaggi e le sue escursioni in tutta l’area del Mediterraneo.
Davide d’Errico, operatore culturale ed esperto organizzatore di varie forme di welfare e di volontariato, conoscitore delle nuove, competenti voci in questo ambito,ha introdotto gli altri ospiti, dopo un richiamo alla terra dei fuochi e al riconoscimento avvenuto in questi giorni – dopo anni di lotta – da parte della Procura e dell’Istituto Superiore di Sanità di una dichiarata connessione fra il sistematico smaltimento illegale dei rifiuti nei 38 Comuni – la famosa mappa di rischio – a nord di Napoli e l’incidenza di alcune patologie, tumori, leucemie, malformazioni, asma.
Alessio Monetti, giurista ed esperto ambientale e Jacopo Liotti – esperto ambientalista, agronomo con importanti esperienze di lavoro anche all’estero- che a sorpresa si è unito a noi, hanno illustrato e sviscerato il tema in vari aspetti. L’uno ha fatto un quadro sulle norme in materia di tutela ambientale, le Leggi del 1992 e del 2013, del 2019, cosa possono e devono fare i Comuni per implementare il verde urbano, che non ha valore solo estetico ma che si lega ad un servizio di ecosistema , di creazione di foresta urbana . Fra i servizi resi ‘dal verde’ si ricordano la diminuzione del Co2, delle polveri sottili, impermeabilizzazione del suolo, la creazione di corridoi biologici ( rapporto con il mondo animale, insetti, rettili, roditori ) e come si può sviluppare la tutela della biodiversità. Jacopo ci ha portato dalla parte dell’albero , dal punto di vista dell’albero e ci ha fatto ricordare che gli alberi respirano sono individui , stressati dall’ambiente urbano e che i loro bisogni sono identici a quelli di ogni essere vivente : spazio, luce, acqua, suolo. Gli alberi, come noi, vivono di relazioni e possiedono un loro linguaggio biochimico, le radici respirano aria, non bevono solo dal suolo. Occorre un piano di programmazione e progettazione che parta anche dalla conoscenza del DNA delle piante, da nozioni di genetica applicabili per la tutela loro e nostra. Interessanti, infine, alcune nozioni fornite sulla potatura, che riguardano da vicino noi cittadini che dovremmo vigilare sul rispetto delle norme per impedire crolli, voragini e dissesti.
Interessantissimo l’intervento di Ida Floridia che ha spaziato dall’attività della sua associazione di volontariato, Terra Libera Quarto, alla spiegazione di alcuni punti chiave dell’Enciclica Laudato sì di Papa Francesco. “Lavoro con la Madre Terra” ha dichiarato Ida, per la responsabilizzazione delle ‘persone’; attraverso il metodo della ortoterapia si può stabilire una connessione fra la Madre Terra e il centro più intimo del nostro io, della nostra archetipa sensibilità. Si riscopre un rapporto con la natura che cura, unisce, fa amare, stimola alla condivisione all’interno del naturale ciclo vita morte vita. Ida rileva in questa pratica di amore notevoli cambiamenti nella ‘persona’, nei suoi comportamenti e nelle sue relazioni, un mutamento nello stile di vita che si lega agli insegnamenti che Papa Francesco vuole diffondere attraverso l’Enciclica Laudato sì , un primo organico pensiero di idee e azioni che considera casa comune, la terra, l’ambiente di cui dobbiamo aver cura, con cui dobbiamo non convivere, ma VIVERE. Il richiamo è all’insegnamento di San Francesco e a concetti come quello di sobrietà ( Ida ha letto un brano dell’Enciclica al riguardo ) che è un invito alla semplificazione delle nostre abitudini per il raggiungimento di un comune benessere.
A tal proposito sono state proiettate le immagini del progetto Living Chapel ispirato dalle parole del papa, a dimostrazione della concretezza delle proposte avanzate dal Pontefice. La Cappella Vivente è un luogo di armonia tra natura, musica, arte, architettura e umanità organizzato nel pieno rispetto della natura, con uso di materiali sostenibili e di produzione che unisce gli ‘interessi’ della natura e dell’uomo. Il primo di questi esempi è la Cappella creata all’interno dell’Orto Botanico di Roma , un giardino verticale con circa 3000 alberi che saranno ad un certo momento della loro crescita donati per il recupero di aree verdi e per la creazione di giardini urbani e non. I componenti del progetto è un team internazionale del quale fanno parte architetti, ingegneri, agronomi. Musicisti, artisti. L’altro esempio è quello di Rosolina, sul delta del Po’ dove si sono uniti amministratori locali, commercianti, pescatori, artigiani, artisti, musicisti per modificare l’abitare di quella zona, non solo da un punto di vista ambientale ma anche economico.
Argomenti che sarebbe utile approfondire.